Come tutti i cani di grande mole anche il Pastore dell’Asia Centrale necessita fin da cucciolo di una alimentazione adatta ad un corretto sviluppo muscolo-scheletrico per prevenire in età adulta quelle patologie tipiche dei molossoidi (polifattoriali per lo più…) come la displasia di anca e gomito che, seppur non caratteristica della razza, sta comparendo anche in questo antico cane. Regola fondamentale da seguire è quella di non sovralimentare il nostro cucciolo e mantenerlo, soprattutto nella fase di crescita asciutto e magro, in modo da non gravare sulle sue ancor fragili articolazioni . Da adulto il nostro Asia sarà molto parco nel cibo, rispetto ad altre razze della stessa mole, ed in grado di ottenere il massimo risultato da una dieta povera e poco abbondante, così come ha fatto per secoli nei Paesi d’origine lavorando e sudando quotidianamente. Oggi all’interno del panorama allevatoriale c’è una forte divisione tra coloro i quali optano per i mangimi secchi, così diffusi in commercio e colori i quali scelgono una alimentazione tradizionale o BARF. Distinzione ancor più sentita per l’ASIA, razza abituata fino a pochissimo tempo fa ad un regime dietetico scarno, non ricco di proteine (l’apporto di proteine era molto saltuaria….), a base di ossa, scarti di carne, latte e cereali. In questo mio primo approccio con questa razza ho voluto, per il momento, cercare di mantenere una posizione di equilibrio rispetto alle due teorie: la cucciola è stata alimentata, fin dai due mesi, con un terzo della razione quotidiana a base di crocchette e la restante parte a base di carne macinata, schiene di pollo, latticini, riso o pane secco, verdure sbollentate e un uovo (intero) alla settimana. Ho fatto questa scelta per evitare che ci fosse un totale allontanamento della mia femmina dalle proprie origini: un cane da pastore rustico, resistente e parco nel cibo.

Sarà il tempo a dare  giudizi su questa mia scelta.

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